Una banca che tutela il diritto di tutti alla salute. Ma anche impegnata nella promozione di una serie di iniziative per tendere la mano alle persone in difficoltà. È nata nel 2015, con questi intenti, la Fondazione Banca delle Visite Onlus che ha tra i suoi soci costituenti MBA, prima società di mutuo soccorso no profit in Italia.
Un supporto, nel rispetto dei principi mutualistici della solidarietà e dell’aiuto reciproco, per chi non può permettersi una visita medica a pagamento e non può attendere i tempi del servizio sanitario nazionale. Criticità sempre più attuali in caso di malattia in un periodo contraddistinto dal crescente disagio economico e sociale. Così il circuito solidale Banca delle Visite, partito nel 2017 e che vanta Amici sostenitori in tutta Italia, farà tappa anche ad Imola il prossimo 10 novembre con una cena di raccolta fondi al ristorante stellato San Domenico. Donazioni da convertire in prestazioni mediche gratuite per persone bisognose.
“L’obiettivo è quello di sensibilizzare il territorio alla cultura del dono e sul senso di identità e di appartenenza – spiega Elena Simoni, Promotrice mutualistica e Amica Sostenitrice di Banca delle Visite, che cura l’organizzazione della serata. È il nostro primo evento ad Imola anche se in città abbiamo già diversi associati. L’obiettivo è di coinvolgere Professionisti e Imprenditori al fine di creare collaborazioni utili per divulgare l’importanza del nostro progetto di tutela della salute”. Aperitivo fissato alle ore 19 nelle celebri cantine del rinomato locale poi via libera alla cena (info tel. 339.6771332). “Abbiamo già una cinquantina di adesioni – anticipa -. Sarà con noi anche la presidente della Fondazione, Michela Dominicis“.
La realtà, che gestisce in modo virtuoso quelle risorse economiche in arrivo dai contributi degli associati titolari di piani integrativi sanitari e dalle donazioni, e da chiunque voglia contribuire al circuito solidale, donando tramite sito, acquistando dallo shop solidale o devolvendo il 5×1000, strizza l’occhio al concetto di inclusività. “La qualità del sistema sanitario emiliano-romagnolo è eccellente – prosegue la Simoni – In particolar modo per quanto riguarda le urgenze.
Ciò nonostante “Il Covid ha dilatato le liste d’attesa su tutto il territorio Italiano e con il difficile scenario economico globale molte persone costrette a rimandare visite specialiste o esami diagnostici. Per accedere alla Banca delle Visite basta avere alcuni requisiti: essere in possesso di una prescrizione medica con esenzione e aver provato a prenotare tramite Cup, con un’attesa almeno di 2 mesi, oppure essere segnalati da realtà locali (come ad esempio Croce Rossa, Croce Verde, Caritas, parrocchie etc) o i servizi sociali del comune, o anche semplici privati che hanno contezza di situazioni di disagio. Da qui il supporto gratuito.
“È la banca che paga grazie ai contributi messi a disposizione da privati cittadini e aziende. – conclude la Simoni -. La nostra è una posizione di collaborazione e integrazione con la sanità pubblica, e come onlus cerchiamo di contribuire alla tutela del diritto alla salute uguale per tutti e alla sensibilizzazione riguardo i valori di solidarietà e aiuto reciproco del mutuo soccorso. Prevenzione e benessere, dunque, alla portata di tutti nell’interesse generale del territorio, perché insieme doniamo salute”.
Scritto da: Mattia Grandi – Fonte: Il Resto del Carlino